domenica 9 ottobre 2011

70 - Lo zio d'America


















Oggi abbiamo (io, Lory e Ricky intendo) avuto la possibilità di pranzare con mio fratello e famiglia grazie ad una rimpatriata organizzata dai nostri genitori.

Non capita molto spesso di vederli nelle Marche, visti i loro impegni lavorativi nella caotica capitale, quindi ogni volta va sfruttata al meglio.

E' stato un pranzo piacevole: ravioli, cioè, per la precisione, una montagna di ravioli, roastbeef, zucchine alla julienne con scamorza, l'immancabile pollo arrosto, la crema tanto amata da mia madre e una buonissima torta cioccolato e pere. Tutto questo concentrato in un paio d'ore visto che i romani cercano sempre di rientrare abbastanza presto.
Però, come dicono i saggi, meglio poco (anche se viste le porzioni poco proprio non si può dire) che niente.

Che cosa centra il titolo con questo micro-post di una serena domenica in famiglia? Effettivamente potrebbe sembrare un po' fuori tema, ma dovete sapere che non è così.

Lo zio d'America, che dalle mie parti diventa ziu d'America, non è niente meno che mio fratello. Perché?
Allora dove sapere che mio fratello ha studiato a Roma per diverso tempo. Del resto una laurea in medicina e una specializzazione in medicina dello sport non si fanno in 4-5 mesi.

In tutto questo tempo, non avendo una ragazza che lo aspettava a casa, i suoi rientri non sono stati particolarmente frequenti. Questo faceva si che ogni volta che annunciava il suo ritorno a casa nostra si creava un fermento pari a quello per il ritorno di un parente lontano, lu ziu d'America, appunto!

E da qui, scherzosamente, anche per punzecchiare un po' mia madre che viveva questi rientri con troppo stress, è nato il soprannome.


In foto: quando in Italia si parla di America non si può non ricordare l'incredibile Mike Bongiorno. E per ricordarlo non ho trovato di meglio che questa fantastica immagine dove, perfetto Uncle Sam, folleggia con la straordinaria coppia di Viva Radio2, Fiorello e Baldini.

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