venerdì 11 novembre 2011

103 - Piccoli Jobs crescono














Devo dire che il Corriere quando vuole sa scovare notiziole davvero simpatiche.
Allora la storia di oggi è quella di un giovane di belle speranze che si impone del settore che ama.


No no sto parlando del neo senatore a vita Mario Monti, forse prossimo capo del governo (anche se più se ne parla...)
Si, lo so che in Italia se hai 59 anni e vuoi fare il capo del governo sei ancora un giovincello, ma mi riferivo ad uno giovane giovane.
No, non sto parlando neanche di Matteo Renzi. Lo so che per quelli del suo partito è ancora "na creatura" e che non avere ancora 40 anni è da considerarsi quasi una colpa ma io voglio parlare di uno giovane, veramente giovane, di uno universalmente considerabile giovane.
Di chi parliamo?


Di Thomas Suarez, giovane californiano di South Bay, fondatore di una sua società che sviluppa app per il mondo Apple ( iPhone, iPad e iPod touch).
Uno come tanti in California, direte voi. 
Probabile, rispondo io, se non fosse per un piccolissimo particolare: Thomas ha 12 anni.


Ecco come lo descrive nell'articolo Elmar Burchia
Camicia azzurra, tablet in mano, auricolare con microfono al collo, padronanza del palco: alla vista di questa straordinaria presentazione è probabile che il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, 27 anni, si senta già troppo vecchio.

Troppo vecchio a 27 anni, in pratica tale e quale all'Italia!!
Thomas Suarez, a 12 anni, ha fondato una sua società è l'ha chiamata CarrotCorp. Del resto se nel mondo dell'elettronica vanno bene le mele perché non le carote?
Ha già all'attivo due app disponibili sull'App Store di Apple: "Earth Fortune" (gratuita) e "Bustin Jieber"  (a 99 centesimi)
Per questo è stato chiamato a parlare ad un TED (Technology, Entertainment, Design), uno di quegli eventi indipendenti che si propongono di riunire persone per raccontare e condividere le proprie idee innovative e le loro esperienze


Cosa ha detto? Continuo con Burchia
Il messaggio del giovane americano è chiaro: i bambini che vogliono imparare a suonare il violino, prendono lezioni di musica. I bambini che vogliono giocare a calcio, si allenano in una squadra di calcio. Ma cosa fanno quei bambini che vogliono programmare un’app? «Sviluppare i giochi è assai difficile - ammette il giovane - perchè la maggior parte dei ragazzi non sanno a chi rivolgersi». E sottolinea: «Non sono poi così tanti i genitori che hanno già sviluppato delle applicazioni»

Una lezione definita divertente, coraggiosa e degna di nota.
Guardate un po' che roba, bravissimo!





A domani bella gente

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