giovedì 16 febbraio 2012

200 - Tutti in piedi per Rocco















Sono appena tornato da teatro dopo un bellissimo e coinvolgente Variazioni enigmatiche con il nostro, quasi concittadino, Saverio Marconi e mi sono messo subito al computer per scrivere il post di oggi.

Allora questo è il mio post n. 200 e ho già pronto un bel tributo a quanto successo in questo blog-sfida nell'ultimo periodo.
Prima parto con le analisi sulle visite, poi parlo delle tematiche più assurde trattate, e finisco con i "dietro le quinte" della scrittura quotidiana. Tutto già scritto in mente.

Mentre aspetto che il pc si decida a partire (la macchina ha un po' di annite e me lo ricorda ogni giorno) accendo la tv per vedere a che punto è arrivato il Festival.
Del resto è la serata dei duetti internazionali e qualche cosa di buono posso anche rischiare di trovarla.
Sul palco, invece, non c'è nessun big straniero ma il mitico Rocco Papaleo.

Breve sketch con Morandi e poi inizia a cantare. Un grande classico sarebbe logico pensare e invece no: la foca. 



Sono già piegato in due dalle risate (dite quello che volete ma a me la comicità leggera e surreale di Papaleo piace molto) quando vedo l'inimmaginabile. Dietro richiesta del novello cantante tutto il pubblico dell'Ariston si alza e contribuisce alla scenografia del pezzo imitando le foche/pinguini.

Visto che tutti voi conoscente quanto sia ingessata la platea dell'Ariston converrete con me che si tratta di un evento da catalogare sotto la voce: cose straordinarie.

E in quanto straordinaria può meritare tranquillamente questo post n.200

Grande Rocco

A domani bella gente

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