lunedì 6 febbraio 2012

190 - Volunia












Ci siamo! Dopo tanta attesa oggi è stato finalmente il Volunia Day!
Di cosa sto parlando? Ma del nuovo motore di ricerca 100% made in Italy progettato dal quel geniaccio di Massimo Marchiori
Si 100% made in Italy perché Volunia è stato pensato in Italia, finanziato in Italia e realizzato in Italia da ricercatori italiani.

Come è andata? Insomma...
Allora, la fantomatica ora X era alle 12.00 con una diretta online e il tutto è cominciato alle 12.15. Se vuoi lanciare il web 3.0 non puoi partire con il solito ritardo accademico che è terribilmente 1.0.
Finalmente si parte è non funziona il proiettore. Cioè uno organizza un evento del genere per la presentazione mondiale di un motore di ricerca e non ha un proiettore funzionante??
Dopo un inizio che definire fantozziano è poco arriviamo all'esempio degli esempi: gli utenti sono come galline che non sanno volare. Dal punto di vista marketing non è proprio il massimo!

A tutto questo mettiamo una grafica che sembra già vecchia ed ecco il prototipo dell'EPICFAIL.
Su Twitter c'è chi già bocciava senza appello il tutto prima ancora della fine della presentazione.

Sembrerebbe un disastro annunciato però... però non è tutto da buttare. Perché, parafrasando Riccardo Luna su Repubblica.it, la cosa è importante che ci rende orgogliosi non è tanto che coloro che hanno lavorato a Volunia ce la faranno: ma che ci stanno provando. 


Cito testualmente 
Fare le cose, fare innovazione in Italia è difficilissimo. Un po' perché nessuno ti aiuta, anzi, quando può lo Stato ti ostacola [...] e un po' perché denigrare chi non si arrende e ci prova comunque è un praticatissimo sport nazionale. 
Ci manca la cultura del fallimento: il riconoscere che il primo valore, la vera molla dell'innovazione, è provarci senza paura di sbagliare. Massimo Marchiori ha un merito immenso in questo senso. Ha creato un motore di ricerca che sposa alcune caratteristiche di Google e di Facebook: aveva i titoli per farlo, avendo immaginato nel 1997 l'algoritmo che sta alla base di Google, avendo lavorato a lungo con Tim Berners Lee che del web è l'inventore. E soprattutto avendo rinunciato a soldi e gloria per restare in una università italiana a insegnare non solo matematica, ma la passione per la innovazione agli studenti.

E poi, a certi livelli, solo il tempo potrà dirci se la cosa è stata più o meno un successo. Se ce la farà da sola, Se il suo contenuto di innovazione diventerà ghiotto per qualche colosso o altro.

Per quanto mi riguarda entro notte conto di trovare un invito e di testarlo subito
Poi vedremo. Per ora bravo Marchiori!

A domani bella gente

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