venerdì 27 gennaio 2012

180 - La salsa tartufata

















Chi mi precede in linea agnatizia è un gran goloso. E' una buona, anzi ottima, forchetta e se i suoi occhi vedono qualche cosa di interessante difficilmente riesce a resistere.
Sorvolerò sul fatto che per età, condizioni fisiche e salute non può certo permetterselo.

La sua gola insaziabile va a periodi, come Van Gogh. Ora è la volta del tartufo.
Va cercando nei supermercati barattoli di salsa tartufata come fosse un cane da... tartufo, appunto. Visto che il  meglio che ha trovato è una vasetto microscopico con una percentuale irrisoria di tartufo ha deciso di rivolgersi alla grande ristorazione.
Martedì scorso, quando siamo andati a mangiare al solito locale, chiede al titolare di rimediargli un vasetto di salsa tartufata buona visto che in giro trova solo roba appena decente e il titolare accetta con gran piacere visto che il suo fornitore ha una salsa molto buona (che lui usa sempre - naturalmente)

Oggi ritorno a pranzo al locale e chiedo info. Il vasetto è arrivato e mi aspetta. Cioè vasetto, una boccia gigantesca da 500g che credo possa bastare per una stagione.
Una pasta densa e nera che mette l'acquolina solo a guardarla, fantastica.
Passo a casa dell'agnate per lasciare questa salsa prelibata e erroneamente apro il frigo. Guardo e trovo il vasetto di salsa già presente in casa. Guardo lui e guardo quello che ho appena ritirato e capisco subito che non c'è confronto.
Poi spinto da curiosità vado a vedere gli ingredienti e incredibile.
Comincio a ridere alla grande e vado via senza dire niente.

Spero che prima lo provi e veda com'è e poi si soffermi a guardare che in realtà nel super barattolone c'è la metà del tartufo e il doppio degli "additivi" presenti in quello piccolo.

A domani bella gente

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